Una delle questioni più importanti da considerare per genitori, insegnanti, operatori sanitari e qualsiasi professionista dell’educazione è quella dei disturbi psicomotori nell’infanzia. Perché? Perché questi disturbi influenzano la capacità dei bambini di sviluppare le abilità di base della vita quotidiana e della comunicazione.
In questo post didattico esploreremo i diversi tipi di disturbi psicomotori, i sintomi principali e le risorse utili per sostenere i bambini con disabilità psicomotorie.
Iscriviti al master in psicomotricità e impara a identificare i disturbi che influenzano la mobilità dei bambini.
Indice dei contenuti
Cosa sono i disturbi psicomotori?
I disturbi psicomotori nell’infanzia comprendono un insieme di problemi di sviluppo che interessano lo sviluppo psicomotorio del bambino dalla nascita all’età scolare.
Questi disturbi comprendono un’ampia gamma di patologie e problemi che riguardano:
- La motricità fine e/o grossolana.
- La percezione.
- La comunicazione (espressiva e/o ricettiva).
- Il linguaggio e le capacità di comprensione.
- Le attività accademiche.
- Il comportamento.
- Il comportamento sociale.
- Il processi cognitivi.
Questi disturbi possono avere un effetto limitante sul bambino o influire sul suo sviluppo generale, soprattutto in ambito scolastico e sociale.
Quali sono i disturbi psicomotori più frequenti in età precoce?
Ecco una classificazione dei diversi disturbi psicomotori. Prendi nota per poterli identificare:
Disturbi del tono muscolare
- Disturbi ipotonici-iporeflessivi. Questi disturbi sono caratterizzati da ipotonicità generalizzata, diminuzione del tono muscolare, postura allungata e risposte riflesse ridotte o assenti. Esempi di disturbi ipotonici-iporeflessivi sono la paralisi cerebrale, la sindrome di Down e la sindrome di Prader-Willi.
- Disturbi ipotonici-iporeflessivi. Questi disturbi sono caratterizzati da un tono muscolare eccessivo, generalizzato o unilaterale, risposte riflesse ridotte o assenti e movimenti involontari o spasmi muscolari. Esempi di disturbi ipertonici-iporeflessivi sono il morbo di Parkinson, la miastenia grave e la sindrome di West.
- Disturbi ipertonici-iperriflessivi. Questi disturbi sono caratterizzati da un tono muscolare eccessivo e da risposte riflesse eccessive. Esempi di disturbi ipertonici-iperriflessivi sono la malattia di Huntington, la sindrome di Lesch-Nyhan e la sindrome di Tourette.
Disturbi dell’equilibrio
- Disturbi vestibolari: interessano l’orecchio interno e le parti del sistema nervoso che forniscono l’input sensoriale necessario per la percezione dell’equilibrio. Si manifestano con vertigini, capogiri, nausea, instabilità e disorientamento.
- Disturbi posturali: includono una vasta gamma di condizioni che portano a una ridotta capacità di mantenere un equilibrio adeguato. Si presentano con instabilità quando si cammina o si sta in piedi, stati di svenimento, vertigini, disturbi muscoloscheletrici e problemi ai nervi, perdita di equilibrio durante il movimento, rigidità muscolare, debolezza o altri problemi di coordinazione.
- Disturbi dell’equilibrio dell’umore: sono disturbi che interessano lo stato mentale o l’umore, causando problemi di equilibrio. Possono manifestarsi come confusione o depressione, ansia o disturbi dell’alimentazione.
- Disturbi sensori: includono l’incontinenza urinaria, incontinenza fecale o entrambe le cose. Altri sintomi possono essere ridotta sensibilità agli stimoli esterni, confusione e scarso equilibrio.
Disturbi di differenziazione dell’attività
- Disturbi dell’Attenzione. Questo tipo di disturbi sono caratterizzati da una difficoltà nella gestione dell’attenzione. Un bambino con un disturbo dell’attenzione può distrarsi facilmente, avere difficoltà nell’iniziare o completare attività, e realizzare ripetutamente operazioni sbagliate.
- Disturbi dell’Apprendimento. Questi disturbi includono la disfasia, la disgrafia, la discalculia, la dislessia e le difficoltà specifiche dell’apprendimento. Questi disturbi si verificano quando i bambini hanno difficoltà a comprendere informazioni o a imparare nuove abilità.
- Disturbi del Controllo degli Impulsi. I bambini con un disturbo di questo tipo hanno difficoltà a controllare l’impulsività e l’aggressività. Questi bambini di solito fanno cose senza pensare alle conseguenze e possono avere una difficoltà a concentrarsi sulle attività.
- Disturbi dello Sviluppo. Questi disturbi riguardano le difficoltà nell’apprendimento e nello sviluppo che sono più gravi rispetto ai disturbi dell’apprendimento. Questi disturbi includono la sindrome di Asperger, il disturbo autistico e la disabilità intellettiva.
- Disturbi da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD). Questa è una condizione che coinvolge difficoltà di attenzione e iperattività. I bambini con questo disturbo di solito hanno una maggiore difficoltà a gestire le attività, a rimanere concentrato e a controllare il comportamento.
Abitudini e scariche motorie
- Abitudini Motorie Volontarie: Sono comportamenti volontari che le persone svolgono in modo consapevole. Possono essere esercizi di allungamento, movimenti fisioterapici, attività ricondizionanti come l’esercizio con bilancieri, fitball e così via.
- Abitudini Motorie Non-Volontarie: si verificano come una reazione automatica a uno stimolo esterno. Possono essere movimenti involontari del corpo, come un tremore, o movimenti di fuga, come la risposta a un rumore forte o improvviso.
- Disinibizione Motoria: Si tratta di abitudini motorie esagerate e non controllabili. Sono associati a patologie neurologiche come la malattia di Huntington, la sindrome di Tourette e l’epilessia.
- Scariche Motorie: Sono caratteristiche comportamentali che possono verificarsi in risposta ad uno stimolo interno o esterno. Possono includere movimenti accelerati o casuali, spasmi, cambiamenti nella postura e distrazioni. Queste risposte motorie sono spesso associate a problemi di apprendimento, credenze errate o ansia.