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Ormai, non c’è persona che non abbia accesso ad uno schermo, sia da computer che da smartphone. O addirittura da uno smartwatch. Ovviamente, in questi schermi siamo bombardati da informazioni. Il nostro compito, e quello dei nostri occhi e del nostro cervello, è di selezionare l’informazione. Lo studio di questo gesto di discernere ciò che abbiamo davanti si chiama eye tracking. Se ti interessa sapere in cosa incide l’eye tracking nel giornalismo e sei interessato allo sport, ricorda che puoi ottenere la nostra certificazione in giornalismo sportivo.

Cos’è l’eye tracking e come funziona

In italiano il concetto eye tracking si traduce come oculometria. A livello scientifico, è una tecnica di monitoraggio oculare. Cioè, è un metodo per poter sapere con esattezza in quali punti sta guardando l’occhio umano. Queste misure si ottengono grazie ad un eye traker o tracciatore oculare. Normalmente, si utilizzano degli occhialini portatili con infrarossi e telecamera, che registra ciò che viene osservato grazie ai riflessi sulla cornea. Sono diversi i software informatici che registrano questi dati e che a loro volta creano diverse tipe di mappe. Queste mappe sono la rappresentazione grafica dei dati ottenuti.

La rappresentazione dei dati

Le informazioni si raccolgono in queste mappe di dati che possono essere animate, statiche oppure di calore o heat map. Quelle animate sono la rappresentazione del percorso dell’attenzione dell’occhio. Quelle statiche rappresentano i punti principali e statici d’interesse. Le heat map, a loro volta, si suddividono in tre: hover map, che studia il movimento del mouse, scroll map, che indica il punto fino a dove l’utente scorre la pagina e click map, che indica dove si è interagito all’interno della web. Tutto questo è fatto per sapere esattamente quali sono i punti con maggior incidenza con l’occhio, e quindi, dove il nostro cervello è più attento e interessato.

A cosa servono i dati raccolti

Principalmente, si misurano il livello di attenzione, le aree di maggiore interesse e il tiempo impiegato di visualizzazione o di fissazione. Come possiamo capire sono dei dati molto completi e interessanti per poter migliore qualsiasi tipo di website. Soprattutto quelli pubblicitari o giornalistici, dove l’attenzione del target è la priorità principale. Sapere dove si centra l’attenzione è fondamentale per realizzare campagne pubblicitarie. O a maggior ragione per poter realizzare una buona notizia e posizionare le informazioni più interessanti dove si sofferma e si centra di più lo sguardo. Tutto grazie all’insieme di colori e forme più attraenti per la vista e il cervello umano.

In conclusione, anche senza rendercene conto e solo con lo sguardo, stiamo dando informazioni importantissime per poter avere annunci e notizie sempre più personalizzate e con informazioni sempre più in relazione con i nostri interessi.