La creatività e l’arte hanno mille sfaccettature diverse e le possiamo trovare in ogni ambito della vita personale e professionale. Questo è il caso dell’Interior Designer, una figura professionale che deve amare il suo mestiere per poterlo svolgere correttamente. Se ti appassiona il design d’interni e la decorazione, ricorda che con la scuola Elbs puoi specializzarti con il programma superiore in design e decorazione di interni.
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Interior designer
Per definizione, l’interior designer è una figura professionale che si occupa della progettazione di spazi interni. Si tratta di una persona poliedrica e multitasking. Solitamente nell’immaginazione collettiva l’ambito lavorativo di questo professionista viene limitato allo spazio domestico. Ma questo non è assolutamente vero! Un interior designer può occuparsi di qualsiasi tipo di spazio: uffici, punti vendita, hotel, ristoranti e bar, aziende, stand, spazi espositivi, ecc. Questi hanno bisogno di uno specialista per essere realizzati.
Le prime qualità di un interior designer di successo sono la creatività, lo stile, il gusto e la capacità di creare suggestioni.
Differenza con il Decoratore d’Interni
Spesso si confondono i due termini o si usano come sinonimi, ma c’è una differenza fondamentale. Infatti la decorazione d’interni è una specifica specializzazione dell’interior design. Una professione affascinante e creativa, anch’essa tra arte e progetto, che cerca nuove soluzioni ed esperienza nell’uso di tecniche, colori e materiali.
Anche se entrambi operano in ambiti simili la differenza è che il decoratore arreda lo spazio, ma non progetta ne si occupa di murature, impianti o arredi specifici su misura. Queste sono competenze solamente atte all’interior designer, che può lavorare anche con la progettazione degli interni.
Differenza con l’Architetto
Anche in questo caso a volte si creano delle confusioni perché lavorano in ambiti similari. L’architetto si occupa di costruire volumetricamente edifici, città e infrastrutture, mentre che l’interior designer si occupa della architettura interna. Una gran differenza, già che il primo ragiona in termini di metri o chilometri, mentre il secondo in metri, centimetri o addirittura millimetri.
L’architetto progetta l’involucro ovvero l’architettura che conterrà gli ambienti interni. Si può trattare della costruzione di un edificio ex-novo o di ristrutturare una casa intervenendo quindi sulle strutture portanti e sugli impianti. L’interior designer invece interviene sugli interni, senza intervenire e compromettere o cambiare le strutture portanti (senza l’assistenza di uno specialista).
Mansioni
Come abbiamo già indicato, si tratta di un profilo professionale creativo, per cui è difficile stilare una lista di mansioni statiche. Ogni lavoro è fondamentalmente un progetto unico, altrimenti perderebbe tutta la peculiarità. Come punti comuni o mansioni solitamente abituali possiamo trovare:
- Ascolto attivo: ogni progetto deve adattarsi alle esigenze specifiche e particolari del cliente, per cui è importante ascoltare per intercettare i bisogni e i desideri e trasformarli in un progetto.
- Progettazione dello spazio: bisogna ottimizzare tutto lo spazio disponibile e considerare non solo la parte estetica, ma anche quella funzionale, gli impianti, le tubature e tutti i vincoli.
- Arredi su misura: solitamente sia estetici che funzionali come elementi contenitivi, divisori o solamente decorativi, dipendendo dalle esigenze del cliente.
- Capacità tecnica: saper creare planimetrie, tavole esecutive, rendering di ogni tipo ecc. In altre parole, saper comunicare con il cliente (con immagini) e con gli altri collaboratori (con tavole).
- Stile proprio e personalizzato: la creatività e l’originalità sono gli elementi che marcano la differenza nell’ambito del design.