Lo stress e l’ansia provocano molti effetti diversi nelle persone. Uno di quelli più comuni, sia in adulti che in adolescenti e bambini, è il bruxismo. Infatti, secondo le stime in Italia ne soffrono circa tra i 15 e i 18 milioni di persone. Questo problema è molto frequente di notte, ma si presenta anche di giorno. Ma cos’è e cosa causa il bruxismo? Continua a leggere, te lo spieghiamo nel nostro blog di oggi. Se vuoi specializzarti in questo settore, iscriviti al nostro corso di assistente di studio odontoiatrico.
Indice dei contenuti
Cos’è il Bruxismo?
Bruxismo significa digrignamento dei denti. Si tratta di una condizione che dipende dalla contrazione involontaria dei muscoli della masticazione e dal digrignamento dei denti, causando l’usura degli stessi. Una delle caratteristiche principali del bruxismo è appunto l’involontarietà. Spesso chi ne soffre non se ne rende conto e il disturbo può protrarsi anche durante anni senza che i sintomi vengano associato al disturbo.
Classificazione del Bruxismo
Il bruxismo si può classificare in diversi modi. Il più frequente è per il momento della giornata in cui avviene. Ma può anche classificarsi in base alle origini del problema o al tipo di movimento. Vediamo ora di che si tratta ogni tipo.
Diurno e Notturno
Quando si parla di bruxismo diurno di solito va legato al serramento della mandibola. Invece quello notturno si manifesta in modo più frequente con l’azione di digrignamento dei denti.
La domanda che spesso ci si pone è: perche di giorno non è così comune il digrignamento dei denti? Semplicemente perché ne siamo più coscienti. Infatti quest’azione provoca un rumore sgradevole che fa sí che si noti. Invece il serramento della mandibola è più difficile da osservare. Molto spesso non se ne rende conto né la persona che lo fa né chi gli è vicino.
Statico e Dinamico
Un’altra forma di classificare questa condizione è, come dicevamo, per il tipo di movimento. Si tratta di bruxismo statico quando la persona tiene le mascelle serrate nella stessa posizione con più o meno forza. Invece si definisce dinamico quando le mascelle si muovono e originano un digrignamento dei denti.
Primario o Secondario
Possiamo definire come bruxismo primario quello che deriva dalla persona stessa, per un problema fisico (come la malocclusione dentale) o psicologico (come ansia o stress). Si tratta invece di secondario quando proviene da fattori esterni come potrebbe essere l’uso di farmaci o sostanze stupefacenti.
Sintomi del bruxismo
Ci sono diversi tipi di sintomi che avvisano di questa condizione. I più semplici da identificare sono:
- digrignamento;
- serramento;
- usura dei denti e dello smalto;
- tensione muscolare del viso.
Però ce ne sono altri che a volte non si associano al bruxismo, come ad esempio:
- dolore al collo, alle orecchie e alla testa;
- insonnia;
- vertigini;
- dolore alla colonna vertebrale e rigidità delle spalle;
- sensibilità dentale.
Cause
Non è semplice determinare la causa del bruxismo. È stato dimostrato che i fattori possono essere molteplici. Tra di essi troviamo ansia, nervosismo e stress, i problemi psicologici ed emotivi o i disturbi del sonno. Può essere dovuto, come dicevamo, ad un problema fisico come un disallineamento delle arcate dentarie, ossia malocclusione o la risposta muscolare a malattia neurodegenerativa.
Anche fattori esterni come il tabagismo, l’abuso di alcolici e della caffeina o il consumo di droghe possono determinare questa condizione.Allo stesso modo possono facilitare il problema anche i farmaci antipsicotici e quelli antidepressivi.
Conseguenze del bruxismo
L’effetto più dannoso ovviamente è l’usura dentale. L’usura dello smalto dentale aumenta la sensibilità dei denti al freddo o al caldo, diventando un dolore vero e proprio. Le sollecitazioni del bruxismo indeboliscono anche i denti, provocando scheggiatura, incrinatura e anche frattura dei denti. Inoltre la muscolatura masticatoria risulta compromessa, implicando difficoltà di aprire e chiudere la bocca.
Rimedi
Il rimedio più generale ed effettivo consiste nell’uso di un bite, ossia un paradenti specificamente realizzato sulla base dell’impronta dentale del paziente. Si tratta di una mascherina che crea una barriera protettiva tra le due arcate dei denti. In questo modo stabilizza l’articolazione e alleggerisce la tensione della muscolatura stessa.
Si possono anche utilizzare tecniche di rilassamento, per i semplici casi di stress. Ma nei casi più gravi che vanno a intaccare la sfera emotiva/psicologica del paziente, è consigliabile il ricorso alla psicoterapia. Yoga, nuoto e pilates sono rimedi naturali corretti per contrastare le tensioni provocate dal bruxismo, stimolando un uso corretto ed equilibrato della muscolatura di tutto il corpo.
Un’altra opzione consiste nelle cure ortodontiche che vadano a correggere eventuali malocclusioni, se il bruxismo deriva da questo problema.