Passiamo la maggior parte della nostra vita imparando nuove cose. Ma spesso invecchiando questo processo di apprendimento non solo si interrompe, ma regredisce. Può essere a volte un fatto naturale dovuto all’età, ma spesso è colpa di una sindrome chiamata Demenza Senile. Sai dei cosa si tratta e come riconoscerla? Te lo spieghiamo nell’articolo di oggi. Non perderti in nostro master in neuropsicologia.
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Cos’è la Demenza Senile?
La demenza senile è un disturbo neurocognitivo maggiore. È un lento e progressivo declino della funzione mentale che include memoria, pensiero, giudizio e capacità di apprendimento. A causa del decadimento della memoria e delle altre capacità di pensiero, interferisce significativamente con la vita quotidiana, di relazione e professionale.
Cause
Solitamente la demenza si manifesta come un disordine cerebrale senza altre cause (chiamato disturbo cerebrale primario), ma può essere causata da molti disturbi. Le cause alla base della demenza non sono ancora state completamente identificate. È infatti molto difficoltoso riuscire a risalire ad un primo motore in quanto l’encefalo umano è estremamente complesso. Soprattutto nell’anziano, che si verificano moltissime alterazioni e comorbilità che possono contribuire allo sviluppo della demenza.
La ricerca scientifica è impegnata ad evidenziare il perché, in un numero di persone fortemente crescente in percentuale con l’avanzare dell’età, si evidenzino disturbi demenziali.
Alcune cause possibili sono traumi al capo, disturbi di circolazione del sangue, circolazione di piccoli grumi capaci di occludere piccole arterie del cervello, disturbi metabolici nelle cellule nervose, carenze di vitamine B, disturbo della funzione della tiroide, intossicazione da alcol, anomalie del livello glicemico.
Sintomi
I sintomi principali della demenza senile afferiscono alle seguenti sfere cognitive:
- Comunicazione.
- Memoria.
- Ragionamento.
- Orientamento.
- Concentrazione e attenzione.
Si tratta principalmente di perdita di memoria sia a breve che a lungo termine, di disorientamento spaziale e temporale, di difficoltà a concentrarsi e mantenere l’attenzione, così come difficoltà ad eseguire le attività quotidiane più comuni. Si presentano gradualmente anche cambiamenti repentini dell’umore e della stessa personalità della persona colpita. Questo succede per i cambiamenti nella forma di pensiero dell’individuo, portando a stati di confusione, ansia, aggressività, ecc.
È anche comune che vi siano le difficoltà di linguaggio: la persona è incapace di esprimersi con chiarezza e in modo fluido. Questo perché dimentica parole comuni o non riesce a terminare le frasi. Durante la malattia diventa sempre più taciturna e tende a evitare la conversazione.
Cosa fare?
Nella maggior parte dei casi di demenza non c’è trattamento in grado di ripristinare la funzione mentale. Tuttavia, il trattamento dei disturbi che causano o peggiorano la demenza può a volte fermare o invertire questa malattia.
Fondamentale è però la capacità di vicinanza umana atta a supportare in modo sensibile e non umiliante i deficit del malato, le relative insicurezze, le umiliazioni deprimenti e irritanti. L’assistenza adeguata e specializzata è il miglior modo di aiutare una persona malata di demenza senile. Anche se non si può curare, sempre è di gran aiuto per la persona colpita il cercare di vivere una vita “normale”.