Il corpo è uno strumento per esprimersi, sia in modo verbale con la voce sia in modo non verbale con gesti e movimenti. Il movimento del corpo viene utilizzato da sempre come espressione a molti livelli, ma fu solo nel XX secolo che si teorizzò un’arte del movimento denominandola Euritmia. La conosci? Non preoccuparti, te lo spieghiamo nell’articolo di oggi. Se ti interessa questo tema ricorda che con la Scuola Elbs puoi studiare il master in musicoterapia.
Che cos’è l’euritmia?
Dall’inizio del XX secolo la domanda su cosa sia realmente un “essere umano” e soprattutto sul senso e il significato dell’arte è stata al centro degli studi e delle ricerche di molte persone. Con la “scienza dello spirito”, l’Antroposofia, Rudolf Steiner ha cercato di mostrare che chi si fa domande profonde può evolversi in un vero artista. Quando si è trattato di sviluppare una nuova arte del movimento da questa ricerca, l’ispirazione è giunta dal linguaggio e dalla musica.
L’euritmia è quindi lo studio dei gesti e dei movimenti presenti nella vita. In questa disciplina i movimenti corporei si integrano con il sentimento e il pensiero, armonizzando e riordinando la relazione tra l’elemento interiore e quello corporeo-spaziale. Per questo, si lavora con la parola e la musica cercando di essere musica e parola, come se il corpo fosse uno strumento attraverso cui entrambe possono esprimersi diventando visibili.
Euritmia e bambini
I bambini sono movimento. Fin dalla nascita, la prima cosa che fanno è scoprire il mondo attraverso il movimento. Oggi più che mai è importante una rieducazione al movimento inteso non come gesto funzionale, meccanico o intellettualizzato, ma come strumento che ci colleghi alle leggi che portano armonia.
L’euritmia nella sua forma vocale e musicale, viene praticata in Europa anche a fini terapeutici. L’euritmia pedagogica nelle scuole steineriane insegna ai bambini ad orientarsi nello spazio. Poi con l’esercizio di piccoli brani, imparano a configurare i movimenti corporei in modo che possano esprimere al meglio la loro vita interiore e i loro sentimenti. Inoltre, praticando l’euritmia in gruppo, il bambino scopre che la rappresentazione può riuscire solo se anche lui apporta il suo contributo e questa consapevolezza cresce, affinando le sue capacità sociali.
Avere una testa e un corpo che funzionano bene è molto diverso dall’avere un corpo che sente come un organo di senso. I bambini nascono così, hanno un corpo in cui non c’è una divisione tra corpo e interiorità, sono un organo di senso. Con l’euritmia si tenta di generare un movimento che sia permeato di anima, in modo che anche in futuro il corpo possa essere il tempio dell’anima e non un qualcosa che fa quello che deve. L’euritmia porta benefici all’apprendimento della lingua e della matematica, porta i bambini a sentirsi a casa nel proprio corpo, usando con consapevolezza le forze di gravità e di slancio.