Il peeling è un trattamento di medicina estetica che si utilizza per migliorare l’aspetto della pelle, ottenendo un effetto levigante e di ringiovanimento facciale. Il concetto di peeling è molto antico, tanto che già gli antichi egizi lo utilizzavano. Se vuoi approfondire questo tema, ricorda che nella nostra scuola puoi studiare da casa e al tuo ritmo il assistente tecnico in medicina estetica.
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In che consiste il peeling?
Il peeling è un processo cosmetico che aiuta ad eliminare gli strati superficiali della pelle, specialmente quella del volto, rimuovendo le cellule morte e donando alla pelle luminosità e idratazione. Questo trattamento, dall’inglese “to peel” che significa pelare, serve ad accelerare il processo di rinnovamento e lo fa attraverso l’azione di un agente chimico che viene applicato sulla pelle.
Tipi di peeling
Il peeling, noto anche come esfoliazione chimica o dermoabrasione, agisce direttamente sull’area superficiale della pelle, pulendola in profondità, donandole elasticità e attenuando le rughe. Nell’attualità vengono realizzate diverse tipologie, a seconda dello scopo e del tipo di pelle di ogni persona. Esistono diversi tipi di peeling:
- Chimico, in cui si applicano acidi con diverse intensità.
- Fisico, tramite laser.
- Meccanico, eseguito con torni e spazzole.
Questo trattamento può avere diverse intensità e, dipendendo del tipo che si desidera, bisogna ricorrere a un professionista o un altro. Ad esempio un peeling meccanico può eseguirlo un’estetista, mentre che un peeling chimico deve essere sempre eseguito da un medico estetico e il peeling fisico può essere realizzato da un dermatologo.
Si tratta di una forma accelerata di esfoliazione che può accelerare l’esfoliazione naturale dello strato corneo, o creare necrosi e infiammazione dell’epidermide, del derma papillare o del derma reticolare. Possiamo classificare i peeling anche per l’intensità:
- Superficiale: coinvolge solo l’epidermide, producendo pizzicore (che dura pochi minuti) e, a volte, un leggero eritema o desquamazione.
- Media profondità: produce edema intra-cellulare e la morte delle cellule superficiali della pelle ed eventualmente coinvolge il derma papillare.
- Profondo: molto invasivo, implica il derma reticolare medio.
Usi del trattamento
Questo tipo di trattamento cosmetico non si usa solamente come anti-age, ma aiuta a trattare diverse patologie ed inestetismi, come ad esempio:
- Cheratosi: un’alterazione patologica della pelle, causata da un disturbo dei processi di cheratinizzazione e caratterizzata da un ispessimento dello strato corneo.
- Cicatrici da acne: sono segni lasciati sulla pelle dalle lesioni infiammatorie tipiche di questa condizione.
- Acne: è una malattia del follicolo pilo-sebaceo, responsabile della comparsa di lesioni non infiammatorie e infiammatorie, più o meno gravi.
- Smagliature: sono vere e proprie cicatrici sulla pelle dovute a delle rotture delle fibre elastiche nello strato del derma.
- Rosacea: è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce prevalentemente la parte centrale del viso.
- Macchie della pelle: sono condizioni in cui aree della pelle più o meno estese dell’epidermide sono più chiare o più scure rispetto al resto della cute.
- Dermatite seborroica: è una condizione comune d’infiammazione cronica della cute che interessa prevalentemente il cuoio capelluto e il volto.
In ogni caso, consulta sempre un professionista prima di realizzare trattamenti che possano essere più o meno invasivi, e non fidarti mai dei rimedi casalinghi, che possono danneggiare la pelle e peggiorare la situazione.